DEBITO CON IL CONDOMINIO, LA CASA PUÒ ESSERE PIGNORATA?

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Oggi cerchiamo di capire se avendo un debito con il condominio la casa può essere pignorata

 

Attraverso il nostro modulo di contatto abbiamo ricevuto un incarico da parte di un lettore. Il cliente ha voluto sapere se avendo un debito con il condominio, la casa poteva essere pignorata anche se il debito era di poche migliaia di euro.

Premettiamo che questo genere di situazioni sono all’ordine del giorno e, sono facilmente riscontrabili nel 65% dei condomini italiani.

In particolare, queste situazioni riguardano persone che per un tempo determinato o indeterminato, si trovano nell’impossibilità di pagare il condominio.

 

Guarda il video – Debito con il condominio e casa pignorata

 

 

Ma cosa accade quando non si paga il condominio

per qualche mese?

Se non si provvede a pagare le spese di condominio per qualche mese, l’amministratore in base alla “Riforma del Condominio” (art. 9 della legge n. 220 del 2012), avendo l’obbligo di agire contro i morosi provvederà, entro 6 mesi dall’approvazione del bilancio consuntivo, ad inviare una lettera di sollecito al moroso.

L’amministratore è tenuto ad intervenire in difesa del condominio, infatti qualora non dovesse provvedere a tal mansione, il codice civile lo reputerebbe pienamente responsabile.

Successivamente, se il debitore non dovesse adempiere al pagamento, il condominio nella qualità dell’amministratore potrà nominare un legale, che provvederà ad inviare un sollecito di pagamento.

Nella situazione in cui, anche il sollecito di pagamento da parte del legale non dovesse sortire effetti, lo stesso legale del condominio può depositare in tribunale una copia del bilancio e richiedere l’emissione del decreto ingiuntivo.

Il decreto ingiuntivo è provvisoriamente esecutivo e il debitore riceverà una diffida. (Il decreto ingiuntivo è un ordine del giudice che intima il debitore al pagamento della cifra spettante).

Dal momento in cui il giudice accoglie il decreto ingiuntivo:

  • il creditore potrà avviare la pratica di pignoramento dal giorno successivo a quello di notifica.

  • Il debitore dall’emissione del decreto ingiuntivo, ha 40 giorni per pagare il debito, in questi 40 giorni può fare opposizione ma, per evitare un possibile PIGNORAMENTO deve prima estinguere il debito.

Scaduti i 40 giorni e non saldato il debito, l’amministratore condominiale può provvedere al pignoramento.

Prima del pignoramento, l’avvocato condominiale dovrà notificare al debitore, l’atto di precetto per consentirgli di versare il dovuto entro 10 giorni, scaduti i quali, l’amministratore provvederà al pignoramento.

Casa pignorata per chi non paga il condominio

Dopo il decreto ingiuntivo, quando persiste l’inadempimento, l’amministratore provvede a pignorare i beni che garantiscono un immediato recupero del credito.

L’analisi di pignoramento interesserà tutti i beni del moroso, dallo stipendio alla pensione, dai beni mobili ai beni immobili.

L’amministratore deciderà quale bene aggredire per poter rientrare il più velocemente dal credito dovuto.

Sicuramente ti starai chiedendo se il condominio può pignorare anche la prima casa.

La risposta è SI!

La prima casa può essere sempre pignorata dai creditori. L’unico creditore che NON può pignorare la PRIMA CASA è l’Agenzia delle Entrate (ex Equitalia).

 

 

debito-condominio-casa-pignorata

 

Esiste un importo sotto il quale la casa non

può essere pignorata?

A fronte di un debito di poche migliaia di euro, i creditori e quindi anche l’amministratore condominiale, possono pignorare la casa.

La legge italiana non pone un limite inferiore sotto il quale non sia possibile il pignoramento della casa.

L’unica eccezione riguarda l’Agenzia delle Entrate (ex Equitalia) che può iscrivere ipoteca solo se il debito per cartelle di pagamento supera i 20 mila euro e invece può procedere al pignoramento se tale ammontare raggiunge i 120 mila euro.

Quindi la piena discrezionalità, nel decidere se la casa può essere pignorata per piccoli importi, è dell’amministratore condominiale.

Spesso molti debitori tendono a pensare che il creditore procedente (in questo caso il condominio) possa avviare la pratica di pignoramento senza nessun costo.

In realtà NON è così.

Come avevamo scritto in un nostro articolo, i creditori possono essere più di uno.

Nel caso in oggetto, il condominio quando avvia la pratica è chiamato creditore procedente e si accollerà fin da subito tutte le spese di avvio, gestione e conclusione della pratica.

Di certo per il creditore e si suoi legali, ci sarà molto lavoro da svolgere anche se, dal canto loro, rientreranno al 100% di tutte le spese sostenute e, ovviamente, queste spese saranno a carico del debitore.

In seguito dell’avvio della pratica di pignoramento, tutti gli altri creditori (banca, finanziarie, ecc) possono intervenire in qualsiasi momento. Se questo dovesse verificarsi, il debito da ripagare sarebbe un vero e proprio macigno sulle spalle del debitore.

Come Team Bloccare Asta Italia, spesso ci siamo trovati nella situazione in cui la pratica era avviata dal condominio e il debitore aveva in atto un mutuo con una banca.

Bisogna sapere che questi creditori (banca, finanziarie, ecc) interverranno subito nella procedura e quindi il moroso, dall’avere un debito iniziale di poche migliaia di euro con il condominio, si troverà anche a dover pagare tutti i debiti che aveva con i vari creditori.

 

CONCLUSIONE

Esiste una soluzione per il debitore che non paga?

La risposta è SI!

Sia prima del pignoramento che durante la fase di pignoramento (mentre si svolgono le aste), se il debitore è seguito da un Team di professionisti, può tentare un accordo con il condominio e gli altri creditori entrati nella procedura.

Il tutto può essere svolto attraverso una procedura extragiudiziale per estinguere l’esecuzione forzata.

Una trattativa del genere è molto delicata e richiede la messa in campo di numerose figure professionali quali avvocati, commercialisti e ingegneri che sappiano valutare l’immobile, fare un conto economico e di stima analitica/settoriale, per poter avviare una trattativa con i creditori, evitando la svalutazione del bene.

Queste figure devono esser in grado di saper gestire la situazione, trattare con i creditori e con tutte le parti in causa.

Se anche tu sei in questa situazione e sei indeciso su come affrontare la problematica inerente la perdita della casa all’asta, possiamo consigliarti di compilare gratuitamente il questionario per sapere se puoi rientrare tra le 12 persone che potrebbero essere seguite GRATIS al 100% dal Team di professionisti di Bloccare Asta Italia.

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